SPRINT, Amphibia, Marsèll Paradise: È amore. o è follia? Cocoricò 1991–1992

Marsèll Paradise e SPRINT presentano È amore. o è follia? Cocoricò 1991–1992 un libro del collettivo Amphibia per celebrare gli anni più sperimentali del Cocoricò. La presentazione si articola in una mostra immersiva negli spazi di Marsèll Paradise e due appuntamenti in streaming su Twitch.

È amore. o è follia? è la domanda stampata su uno dei flyer contenuti nel libro che racconta l’epoca d’oro del Cocoricò. La pubblicazione è una raccolta di materiali originali selezionati dall’archivio personale di Ferruccio Belmonte, direttore creativo del Cocoricò dal 1990 al 1993 — uno dei periodi meno conosciuti della variegata storia della discoteca italiana più famosa di sempre.

Il Cocoricò, che possiamo definire la discoteca per eccellenza, è parte di un immaginario che ha ridefinito il concetto di divertimento.
È il club che ha portato a suonare in Italia DJ leggendari e attirato masse di giovani da tutto il Paese e non solo. 

I materiali contenuti nel libro spaziano da foto, volantini e ritagli di articoli dell’epoca, accompagnati da una introduzione di Roberto Spallacci (Co–fondatore di Club To Club e Latin Superb Posse). Il libro è in vendita in tiratura limitata da Marsèll Paradise e nello shop di Amphibia. La mostra invece, inaugurata il 9 Luglio e visibile fino al 31 Luglio da Marsèll Paradise, via Privata Rezia 2, presenta materiali originali, un video extra dell’epoca, luci e atmosfere per un viaggio immersivo negli anni in cui andare al Cocoricò non significava solo ballare, ma celebrare l’arte in ogni sua forma.

Il progetto è nato a Torino dal gruppo Amphibia, la cui ricerca artistica si muove all’incrocio tra vita notturna ed esplorazione visiva della grafica editoriale in tutte le sue possibili declinazioni. È amore. o è follia? Cocoricò 1991–1992 è stato presentato attraverso più tappe in giro per l’Italia partendo dall’anteprima durante la 7° edizione di SPRINT in Spazio Maiocchi a Milano, al Cripta747 di Torino, alla rassegna di musica elettronica SYS a Palermo, al Voxel Network a Bologna, al Clad Destino a Faenza, per tornare a Milano con la tappa conclusiva, da Marsèll Paradise. Per celebrare questo tour, è stata prodotta una serie limitata di t-shirt stampate a mano nel laboratorio milanese Legno.

La rassegna però non finisce qui, ma ha una seconda vita online sul canale Twitch di Marsèll twitch.tv/marsellparadise con due appuntamenti in streaming. Il 16 Luglio alle 17 si parte con un dialogo tra BOOKS AS HOOKS a cura di SPRINT e Amphibia. Jacopo Lega racconterà i progetti e la storia dietro al collettivo Amphibia – di cui fa parte: dalle prime zine create per i party al Bunker di Torino, e Futuro Anteriore, con l’archivio di fogli tipografici Letraset, passando per il lavoro sul Cocoricò. 

Il secondo appuntamento è il 23 Luglio alle 17, quando sarà il turno di Eclettico Fantastico, un’esplorazione virtuale della mostra accompagnata dalla selezione musicale di Ferruccio Belmonte. Il video comprende un piano sequenza ipnotico con una piramide laser; il video ’House Train’ di Roberto Spallacci, raro documento video che testimonia l’esperienza del treno–discoteca che ha collegato per due volte Torino a Riccione nel 1991; la documentazione originale dall’archivio privato di Ferruccio fra cui la foto della performance Leigh Bowery (1991); la riproduzione dell’altalena che era posizionata sotto la piramide di cristallo, telai serigrafici animati da strobo, l’immagine su tessuto dell’azione Who Is Elvis – Phenomenia (1991) e un’elaborazione grafica di Amphibia con i nomi dei diversi ambienti in cui il club è stato diviso nel corso degli anni 1989-2004.

A questo punto, è impossibile non approfondire l’interessante percorso del collettivo Amphibia. Nato per organizzare eventi a Torino, dove i membri si sono conosciuti, ha cercato da subito di far convergere contenuti che non riguardano esclusivamente le performance musicali all’interno di uno spazio fluido come quello di un club. La convinzione del collettivo è che la musica non sia l’unica forma che può contribuire alla definizione di un immaginario così vasto come quello legato alla vita notturna.

Nel suo percorso Amphibia, ha lavorato con artisti, DJ e chiunque potesse contribuire a definire un immaginario comune condivisibile. Queste collaborazioni hanno portato alle produzioni editoriali con una prima fanzine che ha riunito tutte le personalità creative che gravitavano attorno al collettivo e ai suoi eventi per portare all’interno del Bunker di Torino mostre, letture e presentazioni sempre nell’ottica di espandere i confini dell’intrattenimento. 

Quando poi Amphibia è entrato in contatto con Ferruccio Belmonte ha generato un lavoro unico rendendo pubblico un grande scrigno di magie e segreti rimasto per anni in un cassetto. 

Il periodo in cui Ferruccio è stato l’art director del Cocoricò è stato formativo per il luogo, per la scena e per le nuove generazioni che si sono dedicate alla notte e ai suoi luoghi. In quel periodo, l’Italia era un territorio assolutamente anomalo nella distribuzione dei suoi spazi legati alla notte. Attraverso dinamiche inedite rispetto a quelle dei rave illegali, riusciva a far muovere le masse anche in posti improbabili e periferici. Era come se la provincia fosse diventata il punto centrale e nevralgico di un movimento — un qualcosa di impensabile oggi.

Fino all’uscita di questo libro, questi anni in cui spazi della riviera romagnola che prima erano balere si sono evolute passando dall’orchestra di liscio al progressive, e in cui si sono arrivate a contare qualcosa come 250 discoteche nell’area di Rimini e Riccione, non sono stati approfonditi in modo adeguato. 

Questo lavoro rende finalmente chiaro come il Cocoricò fosse uno dei primi esperimenti più interessanti, se non il luogo sperimentale per eccellenza degli anni ‘90 in Italia. 

Il materiale che viene dall’archivio di Ferruccio consiste anche in flyer che lui – che non aveva alle spalle una formazione da grafico – componeva in modo analogico. Non essendoci computer e strumenti digitali, ogni settimana si recava dal tipografo di fiducia a Rimini mettendo assieme ritagli di giornale, fotografie e parole a tema con la serata. Esaminando gli artefatti, si intuisce che non c’è una vera e propria linea grafica ma che i flyer sono frutto dell’improvvisazione, in qualche modo riuscita, e che hanno saputo dare un’identità forte e variegata alla comunicazione del Cocoricò.

Dopo la sua esperienza al Cocoricò, Ferruccio ha continuato a suonare e a essere direttore artistico di tante altre avventure di cui conserva molto materiale. Ferruccio ha condiviso questo bagaglio con Amphibia che ha il privilegio e la responsabilità di diffondere il tesoro che gli è stato affidato. Di tutto il suo grande archivio, il collettivo ha deciso di partire con il periodo del Cocoricò per comunicare l’energia sprigionata da quella scena.

“È amore. o è follia? Cocoricó 1991–1992”
Un progetto di Amphibia, a cura di Jacopo Lega in collaborazione con Ferruccio Belmonte.
Evento di lancio e mostra a cura di SPRINT, ospitato da Marsèll Paradise, prodotto da Marsèll e amplificato online da Ptwschool.

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